HELENE ALOISIA GRITSCH
Grafikerausstellung in der Arbeiterkammer in Innsbruck--
Mostra di incisioni nella AK a Innsbruck
2012
Helene
Gritsch
Una
striscia, una lacerazione netta, uno stridore acuto. La diagonale
bianca che spezza il selciato, gettando ai lati detriti e sangue,
trancia di netto un anonimo brano della nostra anonima quotidianità.
Un'istantanea
che richiama alla mente le tanti immagini che ogni giorno vediamo in
televisione e sui giornali; immagini filtrate, che perdono il loro
significato reale per diventare "icone" di una realtà
virtuale che anestetizza le nostre emozioni costringendoci a pensare
(e a inorridire) a comando.
Ecco
allora che l'artista diventa il vero antidoto alla nostra
indifferenza, perché è in grado di sintetizzare la dinamica di un
evento e restituircelo sotto una forma che mette in moto i nostri
sentimenti, che ci risveglia dal torpore mediatico.
È
il punto di arrivo (sempre momentaneo) di un continuo percorso di
ricerca che alle volte fa cambiare linguaggio spontaneamente e non
per scelta.
"Iniziando
a sperimentare, per la prima volta, gli effetti che producono i
diversi materiali (dell'incisione), la mia fantasia di artista ha
subito una stimolazione che, quasi senza accorgemene, mi ha fatto
entrare nel mondo dell'informale", dice l'artista nel presentare
la sua opera. Raggiungendo questo significativo risultato,
aggiungiamo noi.
Walter
Pazzaia
Pubblicato
da "Grafica d'arte"
Rivista
di storia dell'incisione antica e moderna e storia del disegno
Nessun commento:
Posta un commento