venerdì 15 maggio 2015

INCISIONI ISPIRATE DALLA POESIA DI HERMANN HESSE







Ma di nascosto siamo assetati

Graziosa, spirituosa, arabesca
sembra la nostra vita girando
in danze soavi come le fate
intorno al nulla,
fonte sacrificale,
dell'essere e del presente.






Bellezza dei sogni, gioco grazioso,
così leggero di trasparente accordo,
arde nel tuo profondo
sotto l'allegra superficie
il desiderio per la notte,
il sangue e la barbarie.





Gira nel vuoto la nostra vita
liberamente senza costrizione né pena,
sempre pronta a giocare,
ma abbiamo sete segreta
di realtà e di vita,
procreazione e nascita,
di sofferenza e morte.

Hermann Hesse






Lavori grafici progettati per un dépliant sulla poesia di Hesse





lunedì 11 maggio 2015

Grafikerausstellung in der Arbeiterkammer in Innsbruck-- Mostra di incisioni nella AK a Innsbruck 2012


HELENE ALOISIA GRITSCH


Grafikerausstellung  in der Arbeiterkammer in Innsbruck-- 

Mostra di incisioni nella AK a Innsbruck 

2012





     

































Helene Gritsch

Una striscia, una lacerazione netta, uno stridore acuto. La diagonale bianca che spezza il selciato, gettando ai lati detriti e sangue, trancia di netto un anonimo brano della nostra anonima quotidianità.
Un'istantanea che richiama alla mente le tanti immagini che ogni giorno vediamo in televisione e sui giornali; immagini filtrate, che perdono il loro significato reale per diventare "icone" di una realtà virtuale che anestetizza le nostre emozioni costringendoci a pensare (e a inorridire) a comando.
Ecco allora che l'artista diventa il vero antidoto alla nostra indifferenza, perché è in grado di sintetizzare la dinamica di un evento e restituircelo sotto una forma che mette in moto i nostri sentimenti, che ci risveglia dal torpore mediatico.
È il punto di arrivo (sempre momentaneo) di un continuo percorso di ricerca che alle volte fa cambiare linguaggio spontaneamente e non per scelta.
"Iniziando a sperimentare, per la prima volta, gli effetti che producono i diversi materiali (dell'incisione), la mia fantasia di artista ha subito una stimolazione che, quasi senza accorgemene, mi ha fatto entrare nel mondo dell'informale", dice l'artista nel presentare la sua opera. Raggiungendo questo significativo risultato, aggiungiamo noi.

Walter Pazzaia

Pubblicato da "Grafica d'arte"
Rivista di storia dell'incisione antica e moderna e storia del disegno




sabato 9 maggio 2015

ANIMAMBIENTE - FOTO DI HELENE GRITSCH


ANIMAMBIENTE




luce di mare

      



Mostra/performance

Simbiosi tra danza e fotografia
                             
Forum Austriaco di Cultura
Piazza del Liberty, 8
20121 Milano


                             


                                                      ESPOSIZIONE DELLE FOTO DI DI HELENE GRITSCH

                                                                         PERFORMANCE DI ISABELLE SAGI                                                                           


                                                          
                                                                              

In simbiosi tra danza e fotografia, storie di immagini rappresentano incontri casuali tra uomo e natura.   Nascono così dei rapporti che fondono i confini tra figura umana e forme che si concretizzano in esistenza reale, vivendo così di vita propria.

Sono momenti irripetibili fatti di silenzio ed emozioni, che fanno riscoprire la fiducia e la gioia di appartenere a tutto il creato.

Tale esperienza è nata in un' isola del mare Mediterraneo, da un incontro fra due artiste appartenenti a forme diverse di arte, quali la danza e la fotografia .


Modella - Danzatrice Isabelle Sagi




Salamander 1



Albero d'ulivo






Danza






Erdmensch







Salamander 2






Wurzelleben




..un momento di totale assonanza tra l'evoluta natura umana e quella
mineral/vegetale, nei suoi molteplici aspetti, quali parti di un tutto cosmico, coinvolte in espressioni emozionanti così armoniose ed eteree da sembrare una danza in cui le "nature viventi" si compenetrano straordinariamente, sino a fondersi in un unico soggetto, tanto plastiche e duttili risultano le forme collegate, quasi fossero divenute un'unica forma simbiotica ...

estrapolazione dal testo di Marius Mediolanensis
per la Mostra presso il Centro Culturale Austriaco di Milano - 2008





blog creato da Teri Volini per Helene Gritsch 2015







giovedì 7 maggio 2015

HELENE GRITSCH - DISEGNI DAL VERO



CARBONCINO





Ho iniziato la mia attività in Italia, presso lo Studio del Pittore Mario Scala a Codogno (Mi), disegnando sempre dal vero con carboncino, poi  dipingendo ad olio su tela "nature morte" ed all'aperto i paesaggi della pianura padana.








Meine kuenstlerische Laufbahn begann mit Naturstudien der italienischen Landschaft, Kohlezeichnungen von Stilleben. Ich erlernte die Technik der Oelmalerei im Studio des Kuenstlers Mario Scala, Codogno.


















blog creato da Teri Volini per Helene Gritsch 2015

lunedì 4 maggio 2015

Dar vita alla materia, Helene Gritsch nelle parole di Francesca Scattolini

               




                   




Dar vita alla materia


La prima sensazione è quella della leggerezza: gocce, fili, punti, trame.
E tutto in movimento, a volte rapido, di attrazione o fuga, a volte lento e affascinante.
Leggerezza del volo e del nuoto: basta solo vedere sullo sfondo un cielo affondato all'infinito
o un mare trasparente e generoso.

E se a volte l'immagine si fa materia compatta – carnosa e viva come una cellula in moto o un
cuore che batte- la vita della materia palpita ancora leggera sul bianco del foglio.

Perchè le incisioni di Helena ci parlano di leggerezza e perchè la lastra metallica, lucente e rigorosa, e il graffio che incide, con gesto garbato ma forte, e l'acido corrosivo, e il bitume
pesante, si traducono in limpide immagini, sospese e penetrabili?

Ho pensato all'Artista e alla sua esperienza di donna.
Che cosa di buono può fare una donna? A se stessa, agli altri, alle cose?
Può incidere, lavorare, consigliare, implorare, ordinare.
Ma poi – se sa amare – deve lasciare che l'acido corroda, che il bitume riscaldi, che il colore
ricopra. Accettare l'attesa l'evoluzione delle forme. Lasciare e aspettare.

L'incisore scava il metallo e poi assiste a ciò che compare, alle forme, alle cose che mutano, che
nascono dal segno violento, affidato a un destino di libertà.

In questo risiede per Helena l'emozione del proprio lavoro e il mondo che ne traspare. E il
gioco difficile e generoso del fare e del sapersi fermare quando è la vita che deve giocare,
sono gli altri che devono scegliere. E' lo stupore di vedere quali forme può fare un piccolo gesto, una parola, un'idea.

Pensiamo allora all'incisore come all'artigiano della vita, che lavora e aspetta, prova e riprova,
finchè la materia risponde e rivela un segno lasciato nel mondo.
Proprio come nella vita. Forse più ancora, in una vita di donna.



Testo della prof.ssa Francesca Scattolini, estimatrice





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venerdì 1 maggio 2015

Helene Gritsch- Incisioni per la poesia all'Italia di Oretta Dalle Ore


Dalla poesia
Al futuro la Speranza di Oretta Dalle Ore

Amare la vita oltre la morte
per essere solerti e ricordati.
Non stringere nell'oggi anche il domani
ma lasciare al futuro la speranza.








                                                                                                            
                                                                                                              
                                                               



Non essere felici ma contenti
di se stessi e degli altri progettando
nei limiti possibili il futuro
barchetta navicella fiorellino.















La fine della sua vita è il suo principio:
non ascoltare gli altri per parlare
ma leggere i pensieri della notte
del giorno del mattino del futuro.















Avere una speranza condivisa
trascina nel futuro le parole
coinvolge nello spazio riso e pianto
 disseppellisce voglia forze idee.

Volare on vuol dire un aeroplano
 ma un uccello uno struzzo un moscerino
 la testa nella sabbia mai nascondere
e accettare le ali se succede






                                                           
    
        Piango solo perduta la speranza
        dei giorni della rabbia e dell'angoscia
        dell'ira che nell'odio ci sconvolse
        strappandoci con lacrime alla guerra

        poiché nella rovina il nostro volto
        ritrovammo il senso della vita
        con armonia del tempo la natura
        e fummo insieme liberi e fratelli.